Buone notizie sul fronte Ilva. Arcelor Mittal ha infatti confermato “oltre alle 10mila assunzioni, i livelli salariali attuali”. Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, uscendo dall’incontro sull’Ilva visibilmente soddisfatto. A questo punto, quindi, “il tavolo può ripartire“.
I prossimi tavoli per la vertenza tra azienda e sindacati si terranno il 9 novembre, quello sul piano industriale, e il 14 novembre per affrontare il piano ambientale, hanno spiegato fonti sindacali. Calenda ha spiegato che convocherà poi “un tavolo istituzionale con gli enti locali, 5 regioni e, credo, 42 comuni coinvolti dalla vertenza Ilva”.
Il ministro ha poi rinnovato la richiesta al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, di ritirare l’impugnativa del Dpcm sul piano ambientale: “Ci sono in ballo 5,4 miliardi, quasi una piccola Finanziaria”. Calenda ha sottolineato che l’impegno di Arcelor Mittal a confermare le 10mila assunzioni è “il livello minimo garantito”.
Il tavolo “cercherà di ridurre gli esuberi”. L’azienda ha anche confermato di essere “disponibile a riconoscere i diritti dei lavoratori garantiti dal vecchio contratto“.