Il ddl della Legge di Bilancio approdata al Senato per l’esame parlamentare consta di 120 articoli. Lo ha confermato l’Ansa che ha potuto prendere visione del testo bollinato dalla Ragioneria dello Stato. Diverse le novità introdotte: clausole Iva “sterilizzate”, sgravi strutturali per l’assunzione dei giovani, ecobonus rinnovati e aumenti per gli statali.
La sessione di bilancio inizierà domani pomeriggio con l’esame degli stralci in Aula. Il testo prevede lo stop all’aumento dell’Iva nel 2018, ma l’aggravio viene rimandato e rimodulato a partire dal 2019. Le ”clausole di salvaguardia” rimangono per gli anni 2019 e eseguenti. L’aliquota Iva al 10% salirà di 1,5 punti dal gennaio 2019 e poi di ulteriori 1,5 punti dal 2020.
L’aliquota Iva del 22% aumenta di 2,2 punti dal 2019 e poi di altri 0,7 punti. da 2020 e di un ulteriore 0,1 punti da 2021. Anche le accise ripartono dal 2019. Tornano intanto le detrazioni per gli abbonamenti di trasporto: fino a 250 euro per le spese d’abbonamento di trasporti pubblici locali, regionali e interregionali.
Tra le novità anche l’agevolazione per gli accordi di rimborso di questi abbonamenti da parte dei datori di lavoro per i propri dipendenti e per i loro familiari – una sorta di ”bonus bus-treno” – che non entrano a far parte del reddito da lavoro tassato.
Parallelamente si alzano le soglie di reddito per ottenere il bonus Irpef da 80 euro. Il tetto di 24.000 euro sale a 24.600 e quello di 26.000 sale a 26.600. Sarebbero così salvi gli 80 euro dei dipendenti pubblici, che con il rinnovo del contratto supererebbero la soglia ad oggi vigente per ricevere il bonus.
La cedolare secca al 10% che si applica sui contratti concordati non sarà invece stabilizzata ma arriva una proroga di due anni. La norma prevede che si possa applicare “dal 2014 al 2019”, con una estensione quindi anche al prossimo biennio. Nel testo finale non entra una estensione del regime anche agli immobili ”non residenziali”. Rimangono quindi esclusi uffici e negozi.
Nel ddl spicca anche il bonus permanente per l’assunzione di giovani under 30 che, per il solo 2018, vale anche per i contratti stabili a chi non ha ancora compiuto 35 anni. Si conferma lo sgravio del 50% dei contributi con tetto a 3mila euro per 3 anni, che scendono a 1 solo anno in caso di trasformazione a tempo indeterminato di un contratto di apprendistato. Il bonus è ‘portabile’ senza limiti di età e sale al 100% per l’assunzione dall’alternanza scuola lavoro.