Nella seconda giornata della Conferenza Programmatica del Partito Democratico, la notizia più importante sembra essere l’abbraccio tra il premier Paolo Gentiloni e il segretario Dem, Matteo Renzi.
“Dobbiamo darci con la tua leadership, caro Matteo, l’assetto più forte, competitivo e largo possibile per vincere”, ha detto il premier all’indirizzo di Renzi. “Spalle larghe, poche chiacchiere, gioco di squadra, discussione aperta sulle idee e soprattutto unità”, ha aggiunto, allontanando le tensioni e polemiche dei giorni scorsi inerenti il voto sulla legge elettorale e sulla nomina di Visco a governatore di Bankitalia.
IL premier, inoltre, sollecita il Pd ad assumere “l’impegno solenne” a una “fine ordinata della legislatura” per “non dissipare” i risultati ottenuti.
“Proprio adesso che conosciamo le regole del gioco della sfida elettorale, dobbiamo darci con la tua leadership, caro Matteo, l’assetto più forte e più competitivo per vincere. L’assetto il più largo possibile, aperto verso il centro e la sinistra, per vincere e governare – ha detto. Non possiamo scherzare su questo. Dobbiamo lavorare con forza. Perché un Pd unito e competitivo, ambizioso e credibile, non è solo un valore per il Pd: può far vincere l’Italia”.
E a fine giornata, proprio Renzi, sottolinea che “non c’è nessuna rottura” tra il Pd e il governo.