Non c’è tregua a Mogadiscio, capitale della Somalia, dove un triplo attentato dinamitardo ha causato almeno 23 morti e oltre 30 feriti. Tra i morti ci sarebbero un colonnello della polizia e un ex deputato. Due autobombe sono state fatte esplodere nei pressi dell’hotel Nasa Hablod, successivamente si è fatto saltare in aria anche un kamikaze.
Dopo la prima esplosione cinque terroristi hanno fatto irruzione nell’hotel: un testimone ne ha visti entrare tre in divisa militare, applicando una tattica di travestimento già più volte messa in atto, e per ore si sono uditi spari provenire dall’interno. Sempre secondo i resoconti della polizia filtrati dai media, due Al Shabaab sono stati uccisi al primo piano mentre gli altri tre si sono asserragliati all’ultimo. I terroristi hanno staccato la corrente all’edificio e quindi è iniziata una feroce battaglia al buio.
Il triplo attentato è stato rivendicato dall’organizzazione integralista islamica Al Shabaab, la quale sostiene che i suoi miliziani sono all’interno dell’albergo, dove si continuano a sentire colpi di arma da fuoco.
La polizia è riuscita a liberare 30 persone bloccate nell’albergo: tra loro anche un ministro.
L’hotel Nasa Hablod era già stato obiettivo di un assalto nel giugno del 2016 quando era stata fatta esplodere un’autobomba contro il suo cancello e almeno quattro terroristi avevano fatto irruzione nell’edificio, rimanendo asserragliati per ore. Il bilancio era stato di almeno 15 morti e 20 feriti, in gran parte civili.