Dovrà scontare 24 anni di carcere Valentino Talluto, il trentenne accusato di aver infettato 32 persone con l’Hiv. La condanna è stata inflitta dai giudici della III Corte di d’Assise di Roma dopo oltre 10 ore di camera di consiglio. Il reato di epidemia dolosa non è stato confermato.
I giudici hanno riconosciuto all'”untore” il reato di lesioni aggravate. La Procura aveva chiesto la condanna all’ergastolo: “Questa sentenza fa giurisprudenza perché non c’è mai stato alcun precedente in materia – sostiene la pm Elena Neri – anche perché nessuno ha mai fatto quello che ha fatto Talluto”.
Complessivamente a Talluto vengono attribuiti 57 episodi, 32 di contagio diretto o indiretto e 25 scampati grazie alla presenza di anticorpi. Secondo l’accusa l’uomo avrebbe infettato, a partire dal 2006, le sue partner con rapporti sessuali non protetti, anche con ragazze minorenni. Nessuna reazione in aula per Talluto, mentre le vittime si sono strette in un intenso abbraccio.
Talluto, secondo l’accusa, sapeva di essere sieropositivo ma non ne informava le donne con cui aveva incontri sessuali. A tutte chiedeva di non usare il profilattico, per provare maggior piacere durante i rapporti, e tante lo accontentavano. Talluto durante il processo non ha mai collaborato e ha reso false dichiarazioni.