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Festa del Cinema di Roma: i primi tre giorni all’Auditorium

La festa del cinema di Roma è giunta al suo terzo giorno. Dopo il red carpet in cui a conquistare le attenzioni sono stati sicuramente Rosamund Pike in Dior e Christoph Waltz, il film a dare inizio alla festa è stato Hostiles di Scott Cooper, proiettato alla presenza del capo dello Stato Mattarella. Grande successo per il western di Cooper, un film crudo e intenso con la Pike,nei panni di Rosalee Quaid, donna forte e coraggiosa che prende atto della violenza insita nell’animo umano.

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Nel secondo giorno è stato il turno de Una questione privata dei fratelli Vittorio e Paolo Taviani. Una questione privata è la rivisitazione dell’omonimo romanzo di Beppe Fenoglio, pubblicato postumo. Il film, interpretato da Luca Marinelli, Lorenzo Richelmy e Valentina Bellè (che stiamo vedendo sul piccolo schermo con Sirene. Leggi anche: “Sirene” la fiction fantasy all’italiana), racconta di un triangolo amoroso sullo sfondo del periodo fascista. Portare Fenoglio sul grande schermo era priorità assoluta per i fratelli Taviani, in un momento storico in cui fuochi di estrema destra si ostinano a riaccendersi.

“Una questione privata”

Ad attirare le attenzioni maggiori sul red carpet di ieri è stato l’enfant prodige Xavier Dolan. Per niente a disagio davanti alle richieste di selfie dei fan, il regista e attore canadese con un nuovo look platinato ha incontrato il pubblico nella sala Sinopoli dell’Auditorium. Classe ’89, ha ripercorso le tappe principali della sua carriera breve ma ricca. 7 i film da regista che si concentrano sull’amore madre/figlio come Mommy e  J’ai tué ma mère e il videoclip Hello di Adele, ha raccontato delle pellicole che l’hanno ispirato. Dopo Lezioni di piano di Jane Campion a Mamma ho perso l’aereo di Chris Columbus, è stato Titanic a cambiargli la vita.

 

Valentina Grasso

Il cinema è il grande amore cresciuto insieme a quello per la scrittura. Iniziati entrambi quasi per gioco, con il tempo sono diventati qualcosa di più serio spingendomi ad approfondirli fino a farne una professione. Il fascino del buio della sala risiede nel viaggio attraverso mondi alternativi perché è vero ciò che diceva Alfred Hitchcock, "c'è qualcosa di più importante della logica, l'immaginazione".

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Valentina Grasso
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