della seconda carica dello Stato è arrivata dopo l’approvazione della legge elettorale Rosatellum bis.
Il grillino Vito Crimi lo aveva esortato a dimettersi “per non rendersi complice” e potersi così appuntare una medaglia al petto, anche rispetto alla ‘sua’ Sicilia. Grasso aveva replicato duramente: “Non ho bisogno di medaglie ma ho il senso delle istituzioni. Come tutti sanno, il motivo per cui non ho accettato la candidatura in Sicilia è stato per potere continuare, con senso delle istituzioni, a espletare la mia funzione in quest’assemblea”.
“Ritengo che questo sia il mio compito in questo momento – continua Grasso – Le mie decisioni personali sono altra cosa. In questo momento io faccio il Presidente del Senato e vado avanti con il mio compito. Quali che siano le mie decisioni personali e le mie intime motivazioni, posso dire che può anche essere più duro resistere e continuare, piuttosto che abbandonare con una fuga vigliacca. Si può esprimere il malessere, ma non è detto che, quando si ha il senso delle istituzioni, si debba obbedire ai propri sentimenti. È chiaro?”.