Ancora violenza sugli animali sul Lago di Garda. Due studenti danesi hanno ucciso un cigno reale a sassate, durante una gita scolastica. Ad accorgersi del fatto il loro professore, che ha dato testimonianza ai carabinieri che lo hanno ascoltato dopo la terribile scoperta.
I tre, 16 anni ciascuno, erano ospiti in un villaggio turistico della zona e in quel momento si trovavano sul lungolago Cappuccini insieme alla classe. I due avrebbero agito per puro divertimento e sono stati denunciati al Tribunale per i minori di Venezia.
L’animale, spaventato dalle iniziali sassate dei giovani, ha tentato di difendersi fuggendo via e nascondendosi dietro le canne, gonfiando il collo. Per l’animale non c’è stato nulla da fare: i tre infatti hanno continuato a lanciargli sassi, senza lasciargli scampo. La carcassa dell’animale è stata recuperata dall’Usl e analizzata dai tecnici dell’Istituto zooprofilattico.
I tre ora dovranno rispondere di uccisione di animali per crudeltà o senza necessità e rischiano il carcere. La legge, nella fattispecie il testo dell’art. 544 bis del Codice Penale, parla chiaro e punisce severamente chi compie atti terribili come questo: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi”.