Il sacerdote italiano rapito in Nigeria, don Maurizio Pallù, è stato liberato. Ad annunciarlo è stato il ministro degli Esteri Angelino Alfano a Radio Capital. Intervistato da Circo Massimo, il capo della diplomazia italiana ha spiegato che la notizia gli è stata comunicata nella notte dall’Unità di crisi della Farnesina.
Il sacerdote missionario rapito qualche giorno fa da un gruppo armato mentre si stava recando a Benin City, nel sud del Paese, adesso “sta bene“. Don Pallù, 63enne originario di Firenze, fa parte della diocesi di Roma ed è missionario in Nigeria come catechista del Cammino neocatecumenale: “Sto bene, sono contentissimo. Stiamo tornando ad Abuja“, ha dichiarato il sacerdote a Radio Vaticana.
“Il 12 ottobre – ha raccontato Pallù – siamo stati prelevati sulla strada, sono venuti fuori sparando e poi ci hanno portato nella foresta. Eravamo tre, era un banda di rapitori, abbiamo camminato abbastanza verso un luogo solitario e poi siamo stati lì, loro avevano poco da mangiare, ci davano quello che avevano, siamo andati avanti, abbiamo bevuto l’acqua del torrente, un’acqua marroncina.
“Comunque siamo in vita. In tre siamo stati presi come ostaggi, un fratello nigeriano, una studentessa nigeriana, e io. Ci hanno rilasciati intorno alle 10 di sera – conclude Pallù – Questa è stata più difficile della prima, ma ho visto i miracoli che il Signore ha fatto”.
Foto da Twitter.