Via libera all’attività agonistica anche per vegani e vegetariani. Questo uno degli argomenti del Convegno di Agemony al Coni a Roma. E’ noto che molti atleti per motivi etici e dietetici decidano di optare per eliminazione parziale o totale di carne e proteine animali dalle proprie consuetudini alimentari. Adesso anche gli esperti confermano che non sia necessario il consumo di carne per approcciarsi allo sport agonistico.
Gli studi sulla dieta vegan
L’American Dietetic Association ha dimostrato come una dieta vegetariana o vegana, se ben studiata e pianificata, può essere addirittura seguita fin dalle prime fasi della crescita senza causa scompensi, disfunzioni o carenze alimentari che possano influire negativamente sulle prestazioni sportive.
Gli studi dell’American Dietetic Association hanno mostrato come l’assunzione di proteine di un vegetariano e vegano possa essere pari a un non vegetariano purché sostituisca i nutrienti di origine animale con quelli proveniente da frutta secca a guscio, legumi, semi oleosi e quinoa.
Questo vale soprattutto per gli individui vegani in quanto i vegeteriani possono assumere proteine anche da latticini e uova. E’ consigliabile per un atleta vegano infatti assumere una quantità di proteine pari al 10% in più rispetto a un collega non vegano per evitare di incorrere in disidratazione e carenza di vitamina D, ferro e calcio molto frequenti nei soggetti vegani e vegetariani.
Una dieta tipo di un atleta vegano quindi dovrebbe prevedere:
- Colazione: latte di soia, di mandorle, d’avena, di riso o di cocco e cereali integrali
- Spuntini: Mandorle, noci, noci di Macadamia arachidi, anacardi, nocciole, pinoli, pistacchi
- Pranzo e cena: cereali e pane integrali, legumi (ceci, fagioli, fave, lenticchie, semi di soia), tofu o seitan ma anche verdure
Tra i punti a favore di una dieta veg per gli sportivi l’elevata digeribilità e capacità disintossicante e antiossidante ma anche la maggiore assunzione di vitamine e idratanti.