Torna libero Luigi Miserendino, il commercialista e amministratore giudiziario indagato per favoreggiamento nei confronti dell’imprenditore Giuseppe Ferdico e che si trovava ai domiciliari. Gli indizi di colpevolezza persistono, ma non ci sono più esigenze cautelari.
Miserendino si è infatti dimesso dalla gestione dei beni confiscati al re dei detersivi e ciò ha fatto venire meno il rischio di inquinamento probatorio e della reiterazione del reato. Da qui la decisione del Gip Walter Turturici che ha accolto la richiesta dell’avvocato Monica Genovese.
Secondo l’accusa, Miserendino avrebbe consentito a Ferdico di continuare a gestire il centro commerciale di Carini che gli è stato confiscato. Attraverso due presunti prestanome l’imprenditore sarebbe riuscito a mettere le mani su una parte del patrimonio passato nella disponibilità dello Stato.