Valentina Aguzzi, la donna che uccise il compagno con una katana, è stata condannata a 12 anni dalla Corte d’Assise di Milano.
L’omicida utilizzò una spada giapponese che gli recise l’arteria femorale. Il reato, che risale al 26 marzo, è stato riqualificato da omicidio volontario a preterintenzionale. Dopo aver ferito l’uomo con l’arma, accecata dalla rabbia, la donna aveva chiamato subito i soccorsi, una volta resasi conto della gravità del gesto.