Scossoni e colpi di scena sono ormai all’ordine del giorno nelle sedi dei partiti siciliani impegnati nella corsa alle poltrone di Palazzo d’Orleans. Se da un lato c’è la “lista Micari presidente” che resta definita nella sua ossatura portante ma che resta aperta ad inserimenti “last minute” di nuovi alleati, c’è un centrodestra che fa i conti con il braccio di ferro tra Forza Italia e Nello Musumeci.
Il candidato catanese alla presidenza della regione ha infatti estromesso dal listino regionale Gaetano Armao, uno dei principali sponsor di Silvio Berlusconi in Sicilia: “La scelta di escludermi dal listino è di Musumeci, sua è la responsabilità politica, giuridica e istituzionale. Il resto, se siano stati i partiti o chissà cosa a incidere non lo so, è alchimia”, ha detto l’avvocato palermitano.
Armao, in conferenza stampa a Palermo, ha poi sollevato Gianfranco Miccichè da qualsiasi responsabilità nella vicenda: “Miccichè ha un ruolo guida in Forza Italia non vedo perché non doveva stare nel listino”. Attualmente nel listino di Musumeci trovano spazio i forzisti Gianfranco Miccichè e Bernadette Grasso, Roberto Di Mauro (Popolari e autonomisti), Giusy Savarino (Diventerà bellissima), Mimmo Turano (Udc) ed Elvira Amata (Fratelli d’Italia).
“In questo listino troviamo ‘saltafossi’ che hanno votato e sostenuto il governo di Rosario Crocetta per cinque anni e poi pochi giorni prima delle elezioni cambiano idea. Questi sono i comportamenti che allontanano le persone dalla politica”, ha aggiunto Armao, già designato vice presidente e assessore all’Economia.
Secondo Armao “chi ha militato in liste di sinistra (come Mimmo Turano, ndr), o ha sostenuto questo governo non può mettersi in prima linea, nella lista del candidato presidente”. “Ringrazio il professor Gaetano Armao per il suo senso di responsabilità”, ha detto il commissario di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè. “Il mio augurio – continua il forzista – è che la coalizione di centrodestra, Musumeci in testa, possa lavorare compatta e unita in questo ultimo mese di campagna elettorale, senza che cattivi consiglieri provochino ulteriori deragliamenti”.
Intanto nel quartier generale palermitano del Pd proseguono le trattative per la “lista Micari”. Incassata la rinuncia del governatore Rosario Crocetta a presentare la sua lista ‘Megafono’, la vera sfida sarà mantenere i giusti equilibri tra le correnti del Pd e tra le altre forze alleate.