La squadra mobile ha eseguito, in Sicilia e Calabria, un’ordinanza cautelare nei confronti di 25 persone. Si tratta di un’operazione antidroga della polizia di Catania contro alcune presunte organizzazioni di narcotrafficanti operanti in diversi quartieri del capoluogo etneo e nella provincia e che avrebbero collegamenti con le ‘ndrine calabresi e gruppi palermitani e siracusani.
Gli arresti nell’operazione, denominata ‘Double track’, sono stati compiuti nel Catanese, a Messina e a Cosenza. Tra gli arrestati vi sono due donne. Due le persone che sono riuscite a sfuggire all’arresto. Sette ordinanze di custodia cautelare sono state emesse nei confronti di altrettanti detenuti. Otto persone sono state poste ai domiciliari.
I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti con l’aggravante di avere commesso il fatto agendo con il metodo mafioso per agevolare un gruppo riferibile al clan Cappello-Bonaccorsi.
Tra questi un gruppo criminale etneo capeggiato da Sebastiano Sardo, ora collaboratore di giustizia, affiliato al clan Cappello – Bonaccorsi, che non avrebbero esitato a sequestrare due persone ed anche un cane perché le partite di droga non erano state pagate immediatamente. Si tratta del sequestro di persona di un palermitano, Manuel D’Antoni (tra i destinatari dell’ordinanza), sequestrato a Palermo il 26 marzo 2015 e rilasciato dopo il pagamento di 16 mila euro, e di un sequestro di persona avvenuto a Torvajanica (Roma) il 3 marzo del 2016 per un debito di 130mila euro, i cui autori furono arrestati la stessa sera a Messina.