Una multa di 250 milioni di euro è stata inflitta ad Apple e Amazon. La Commissione Ue ha infatti deciso di deferire l’Irlanda alla Corte di Giustizia per non aver recuperato dalla casa di Cupertino i 13 miliardi di euro di aiuti di Stato illegali, come richiesto nell’agosto 2016. Erano illegali perché avevano consentito al gruppo di pagare meno tasse rispetto ad altre imprese. Le regole Ue richiedono il recupero di queste cifre, rileva l’esecutivo comunitario con una nota.
Per quanto riguarda l’azienda di Jeff Bezos, invece, per la Commissione il Lussemburgo ha dato ad Amazon “vantaggi fiscali non dovuti per 250 milioni di euro”, che vanno ora recuperati.
Una decisione “estremamente deludente”, un “passo totalmente non necessario” dichiara il Governo irlandese. “E’ estremamente deplorevole che Bruxelles abbia fatto questa mossa”, aggiunge.
“Abbiamo pagato le tasse e rispettato le regole” è invece la replica di Amazon che, in una nota, ha precisato: “Riteniamo che Amazon non abbia ricevuto alcun trattamento speciale dal Lussemburgo e di aver pagato le tasse in piena conformità con la legislazione fiscale lussemburghese ed internazionale. Studieremo la decisione della Commissione e valuteremo le nostre opzioni legali, tra cui il ricorso in appello. I nostri 50.000 dipendenti in tutta Europa rimangono focalizzati a offrire il miglior servizio ai nostri clienti e alle centinaia di migliaia di piccole imprese che lavorano con noi”.
Il ministero delle finanze del Granducato ha fatto sapere che: “dato che Amazon è stata tassata in accordo con le regole fiscali applicabili in quel momento, il Lussemburgo ritiene che la società non abbia ricevuto aiuti di stato incompatibili”. Il Lussemburgo, sottolinea ancora il ministero delle finanze, ha “pienamente cooperato” con la Commissione durante il corso dell’indagine ed e’ “fortemente impegnato per la trasparenza fiscale e la lotta contro l’elusione”.