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Russiagate, spot su Facebook negli Stati in bilico | Così Mosca interferì con le elezioni statunitensi

Emergono nuovi dettagli sulle presunte interferenze di Mosca nelle elezioni presidenziali americane. Secondo quanto diffuso dalla Cnn, una serie di spot pubblicati su Facebook e legati ad ambienti russi hanno preso di mira soprattutto gli Stati in bilico come il Michigan e il Wisconsin, rivelatisi decisivi per la vittoria finale di Donald Trump. 

I numeri della propaganda

In tutto sono oltre tremila le inserzioni pubblicitarie acquistate dalla società russa Internet Research Agency. Il tutto è documentato nel dossier consegnato dal social network alle Commissioni del Congresso americano che si occupano di indagare sul Russiagate.

I contenuti delle pagine comprendevano, oltre alla propaganda contro l’Islam, anche riferimenti alla difesa dei diritti gay, al parere favorevole sul possesso di armi, all’ideologia anti-immigranti al supporto agli attivisti afroamericani. Si calcola che questi prodotti siano stati visionati da oltre dieci milioni di utenti.

Le tecniche della società russa

Il 44% delle visualizzazioni di queste pubblicità sono state registrate prima dell’8 novembre, data delle elezioni presidenziali. Secondo quanto ha rivelato il Washington Post, la società russa ha prima creato finti siti e pagine Facebook in inglese per selezionare le tipologie utenti a cui rivolgersi. Successivamente ha utilizzato uno strumento denominato “Custom Audience” per inviare annunci mirati.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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