La polizia di Catania ha tratto in arresto tre persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di violenza sessuale aggravata, corruzione di minorenne aggravata, sfruttamento della prostituzione minorile, atti sessuali con minorenne e corruzione di minore.
Gli indagati sono A.M.A., catanese, (cl.1969), C. F. catanese, (cl.1986), S.C. catanese, (cl.1951), inteso “il mago”, pregiudicato, già detenuto per questa stessa causa, presso la casa circondariale di Enna. Le misure cautelari sono state eseguite su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania.
Le indagini hanno avuto inizio a seguito di una comunicazione con la quale l’A.S.P. segnalava che una minore, affetta da leggero deficit cognitivo e collocata presso una comunità, aveva riferito di avere subito, per anni, abusi sessuali da parte del padre e di una persona, estranea alla sua famiglia (da lei conosciuta come “il mago”), che, insieme al padre la costringeva a prostituirsi.
Nell’ambito delle indagini, lo scorso 8 luglio, il gruppo specializzato di investigatori della Mobile, in stretta collaborazione con il pool di magistrati della Procura di Catania che si occupa di reati a danno delle c.d. “fasce deboli”, grazie agli elementi di prova immediatamente raccolti, ha provveduto al fermo di un cartomante (“il mago”).
L’uomo è gravemente indiziato dei reati di atti sessuali con minorenne, prostituzione minorile aggravata e violenza sessuale aggravata. È stata appurata la stabile frequentazione di alcuni minori infra-quattordicenni presso l’abitazione del predetto, sia la circostanza che i ragazzini erano costantemente sottoposti ad atti sessuali ad opera dell’indagato.
Le indagini hanno consentito di riscontrare gravi reati commessi dal “mago” non solo ai danni della bambina ma anche nei confronti del fratello minore della ragazzina, sin da quando era in tenera età. È stato inoltre confermato che il genitore dei due ragazzini, in concorso con “il mago” S.C. aveva per anni sfruttato la prostituzione della figlia bambina.