La Candidatura d’Unitat Popular (Cup), il partito della sinistra indipendentista catalana, sostiene che alla plenaria del Parlament di Barcellona lunedì, si “proclamerà l’indipendenza e la Repubblica catalana”. Lo afferma la deputata Mireia Boya ma riconoscendo che non c’è accordo tra i partiti indipendentisti su questo punto.
Intanto, Josep Lluis Trapero, il capo dei Mossos d’Esquadra, la polizia catalana, è stato convocato in tribunale con l’accusa di sedizione per non essere intervenuto per controllare nei giorni scorsi una manifestazione di fronte al Dipartimento dell’economia a Barcellona. Secondo la Vanguardia online, Trapero rischia tra i quattro e gli otto anni di carcere.
“Le autorità catalane si sono messe al margine del diritto e della democrazia, hanno voluto spezzare l’unità della Spagna con una condotta irresponsabile“, ha detto il sovrano di Spagna Felipe VI dopo il referendum per l’indipendenza della Catalogna.
Nel discorso alla nazione, il re non ha fatto cenno alle violenze della polizia, ma ha attaccato apertamente le “autorità catalane” che hanno preso decisioni che “hanno violato sistematicamente le leggi, dimostrando una slealtà inammissibile verso i poteri dello Stato”.
“Hanno minato l’armonia e la convivenza nella società catalana” ha dichiarato Felipe. “Voglio dire a quelli che sono preoccupati per il comportamento delle autorità della Catalogna che non siete soli, avete la solidarietà di tutti gli spagnoli per difendere i vostri diritti”.
Infine l’appello alla Costituzione: “A tutto il popolo spagnolo, voglio ribadire l’impegno della corona nei confronti della Costituzione e della democrazia e il mio impegno per l’unità della Spagna”. Ma per l’atto di proclamazione unilaterale d’indipendenza dalla Catalogna dalla Spagna è ormai questione di giorni.
Secondo quanto dichiarato da Carles Puigdemont alla Bbc prima del discorso del re Felipe “agiremo alla fine della settimana o all’inizio della prossima”. “Sarebbe un errore tale da cambiare tutto” se il governo Rajoy cercasse d’assumere il controllo diretto della Catalogna.
Il sindaco di Barcellona Ada Colau ha definito il discorso di re Felipe VI sulla Catalogna “irresponsabile e indegno di un capo di Stato”. “Nessuna soluzione. Nessun accenno ai feriti. Nessun appello al dialogo – ha scritto su Twitter -. Un discorso irresponsabile”.
Il leader di Podemos, Pablo Iglesias, ha criticato il discorso del re di Spagna, replicando su Twitter: “Come leader di un partito che rappresenta più di 5 milioni di spagnoli dico al re non eletto: non in nostro nome”. Hanno invece apprezzato i due principali partiti del centrodestra spagnolo: il Pp del premier Mariano Rajoy e Ciudadanos.