“Non ci sarà alcun referendum in Catalogna”. Lo ha detto il portavoce del governo spagnolo, Inigo Mendez de Vigo, dopo la riunione settimanale del consiglio dei ministri. Madrid ha inviato più di 10mila agenti di polizia in Catalogna per impedire il voto. Il governo catalano del presidente Carles Puigdemont dovrà “rispondere davanti ai tribunali” per la “grave slealtà istituzionale” ha sempre detto il portavoce.
Ma il vicepresidente catalano, Oriol Junqueras, ha ribadito che il referendum di indipendenza catalano di domenica si terrà nonostante il blocco deciso dal governo di Madrid. Sono chiamati al voto 5,3 milioni di cittadini catalani e saranno aperti 2.315 collegi elettorali con 6.249 seggi.
La tensione, dunque, cresce e il governo spagnolo ha deciso di chiudere lo spazio aereo sopra Barcellona ai voli di aerei privati ed elicotteri in occasione del referendum, dichiarato “illegale” da Madrid, per l’indipendenza della Catalogna.
La misura, operativa fino a lunedì, non riguarda i voli commerciali dell’aeroporto El Pratt e quelli di emergenza. Secondo i media catalani, l’obiettivo è di evitare immagini aeree delle manifestazioni che si terranno contro il blocco dei seggi.
Intanto un magistrato del Tribunale Superiore della Catalogna, Mercedes Armas, ha ordinato a Google di ritirare l’applicazione “onvotar1oct@gmail.com” per cellulari e tablet che spiega come e dove votare al referendum sull’indipendenza di domenica prossima in Catalogna, proibito da Madrid. Lo scrive il quotidiano catalano La Vanguardia.
Nel frattempo i separatisti catalani hanno occupato diverse scuole a Barcellona che devono servire da seggi elettorale nel contestato referendum sull’indipendenza di domenica per garantire lo svolgimento del voto. Lo hanno constatato alcuni giornalisti Due scuole nel centro di Barcellona sono state occupate, secondo i giornalisti, mentre una “piattaforma di scuole aperte per il referendum” ha postato su Twitter le immagini di vari seggi elettorali occupati.