Riciclaggio di denaro sporco ed evasione fiscale: è sulla base di queste ipotesi di reato che il personale della Dia di Messina ha provveduto al sequestro di un ingente patrimonio immobiliare destinato a struttura sanitaria, che ospita una nota clinica. Si tratta di “Villa Cappellani”, di proprietà della “Immobiliare Cappellani Srl”, imponente struttura che ospita la nota omonima clinica gestita dal Gruppo Giomi SpA. A tal proposito, quest’ultimo precisa di “essere del tutto estraneo alle indagini, in quanto le stesse riguardano la proprietà dell’immobile di cui il Gruppo Giomi è affittuario da diversi anni. La Giomi è invece titolare dell’autorizzazione e dell’accreditamento della Casa di Cura Cappellani Giomi S.p.a che non è assolutamente coinvolta in tali indagini. Pertanto i rapporti con il Sistema Sanitario Regionale non sono cambiati e proseguono regolarmente sotto tutti i punti di vista”.
Tra gli indagati ci sono gli imprenditori Dino e Aldo Cuzzocrea, fratelli dell’ex rettore del’università di Messina, Diego Cuzzocrea, il farmacista Antonio Di Prima e Dario Zaccone, ex presidente dei revisori dei conti del Comune di Messina. I primi tre sono accusati di trasferimento fraudolento di titoli e di valori. Zaccone, invece, è indagato per riciclaggio.
La Dia è stata supportata dal Centro operativo di Catania e dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza dello Stretto, a conclusione di indagini coordinate dal procuratore Maurizio De Lucia.
La gestione della struttura sanitaria proseguirà l’attività attraverso la società Giomi. Il patrimonio della “Immobiliare Cappellani srl” sarà affidato a un amministratore giudiziario che consentirà l’erogazione dei servizi.