Ha preso la pistola e ha aperto il fuoco ferendo gravemente due bimbi coetanei. Il protagonista di questa ennesima vicenda di violenza è un bimbo di Detroit di appena tre anni che a Dearborn, un sobborgo della città del Michigan, ha sparato in un asilo d’infanzia privato situato all’interno di una casa.
LA RICOSTRUZIONE DELLA TRAGEDIA
All’interno della casa-asilo ci sarebbero state altre armi: la legge del Michigan non proibisce di avere armi all’interno di asili e scuole, ma obbliga a averle con la sicura e scariche. “Non tirerò a indovinare su quanto accaduto sul posto, ma ovviamente c’erano armi in prossimità del luogo dove si trovavano i bambini e per me questo è del tutto inaccettabile” ha detto il capo della polizia.
UNA SCIA DI SANGUE ININTERROTTA
Negli Stati Uniti 1,7 milioni di bambini vivono in case in cui vengono custodite armi da fuoco senza sicura e cariche, come rivela una analisi contro la violenza da armi da fuoco svolta dalla organizzazione non profit Brady Campaign. Ogni anno circa 1.300 bambini vengono uccisi (e 5.790 feriti) da un colpo di arma da fuoco.
L’asilo casalingo è gestito da una donna, Samantha Eubanks, madre di sei figli, che accoglie regolarmente i bimbi del vicinato. Secondo la sorella, intervistata dalla reti tv Usa, Eubanks non permetteva al marito Tim di tenere armi in casa.