Il Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie della guardia di finanza ha denunciato 370 persone perchè queste ultime, nonostante fossero residenti all’estero, percepivano l’assegno sociale erogato dall’Inps.
Si tratta di circa 450 euro al mese per 13 mensilità, sussidio che spetta solo a chi risiede in Italia.
I 370 soggetti, in totale, hanno indebitamente percepito oltre 10 milioni di euro. L’Inps, da parte sua, ha immediatamente sospeso i pagamenti per i predetti soggetti, risultati per lo più domiciliati effettivamente nel Sud America e nell’Est Europa.
Sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato o sanzionati con pena pecuniaria.
L’operazione della Gdf, chiamata “People out”, ha permesso di accertare complessivamente 479 casi irregolari. Oltre a sospendere gli assegni, l’Inps ha anche avviato il recupero di quanto indebitamente percepito.
Tra i casi più eclatanti si segnala quello di una coppia di anziani coniugi di origine tunisina, residenti fittiziamente nella provincia di Firenze, che ha beneficiato indebitamente di emolumenti per complessivi 120mila euro ed è risultata aver movimentato capitali verso il Principato di Monaco per 370mila euro.
Poi c’è il caso della coppia di coniugi italiani residente nel Frusinate, rispettivamente di 73 e 72 anni, che dopo il trasferimento definitivo all’estero ha continuato a percepire l’assegno sociale per complessivi 55 mila euro.
Due coniugi italiani, di circa 80 anni, residenti fittiziamente nella provincia di Potenza, ma di fatto stabilmente dimoranti in Venezuela dal 1955, hanno, invece, indebitamente beneficiato di emolumenti assistenziali per 156mila euro.