È andato al marionettista Angelo Sicilia il “Premio Lia Pipitone”, consegnato nel corso di una giornata speciale dedicata al ricordo della giovane donna, di cui ricorre il 34° anniversario dell’omicidio. Il regista per l’occasione ha presentato l’opera teatrale inedita “La stanza di Lia”, ultimo capitolo dei sui “pupi antimafia”, dedicata proprio alla giovane uccisa all’Arenella nel 1983.
“Lia Pipitone venne uccisa il 23 settembre 1983 durante una finta rapina messa in scena proprio per eliminare una “ragazza” troppo moderna”- sottolinea Angelo Sicilia – e il nostro spettacolo vuole essere un omaggio ad una ragazza coraggiosa che rifiutò le imposizioni del padre mafioso, colpevole solo di voler vivere una vita come le sue coetanee. L’omicidio venne ordinato dallo stesso padre, capo clan della zona, per togliersi dall’impaccio di convivere con una figlia ribelle a Cosa nostra. Nel corso dei terribili anni ’80 a Palermo accadeva anche questo!”
I pupi antimafia rappresentano una novità assoluta nel panorama del teatro di figura italiano per la scelta di inserire il repertorio di impegno civile e sociale, narrando le storie delle vittime della mafia in Sicilia. Per questa ragione, gli spettacoli di Angelo Sicilia che danno voce a Giovanni Falcone, a Paolo Borsellino, a Peppino Impastato, a Padre Pino Puglisi e tanti altri, sono stati rappresentati nei Festival italiani ed internazionali più prestigiosi ricevendo innumerevoli premi e riconoscimenti.