Nell’Italia dei paradossi accade che 21 alunni di età differente che frequentano la prima, seconda e terza media debbano affrontare l’intero anno scolastico tutti insieme in una unica classe con due inevitabili problemi: la sicurezza e la didattica.
L’accorpamento delle classi, che riguarda la scuola media dell’isola di Vulcano, nell’arcipelago delle Eolie, ha fatto scattare la protesta da parte dei genitori degli alunni che hanno deciso di far ‘scioperare’ i propri figli. In classe non si entra fino a quando non verrà creata una seconda classe.
Gli studenti sono 11 di terza media, 2 di seconda e 8 di prima che si trovano a condividere la stessa piccola stanza e anche lo stesso insegnante che nelle medesime ore di insegnamento deve seguire tre metodi diversi.
Il primo problema che viene sottolineato dai genitori riguarda la sicurezza, in un’isola, Vulcano, a rischio sismico. “Non ci sono i canoni di sicurezza – dichiara Veronica Capizzi, mamma di uno studente -. L’aula è piccola e potrebbe accogliere massimo 13 ragazzi ed invece gli iscritti sono 21. A questo si aggiunge un problema didattico con un insegnante che deve adottare programmi diversi in base all’età dei ragazzi. Già lo scorso anno – precisa – si era presentato il problema ma noi genitori avevamo scritto al ministro dell’Istruzione Giannini che prontamente, il primo settembre, ha risolto con la predisposizione di una seconda classe. Quest’anno, precisamente lo scorso 17 luglio, abbiamo scritto al ministro Fedeli ma fino ad oggi nessuno ha preso un provvedimento”.
Dal canto suo il dirigente scolastico non può intervenire direttamente non avendo alcuna autorizzazione da parte del Provveditorato.
“Continueremo a protestare fino a quando il problema non verrà risolto”, conclude la Capizzi.