Il 16 settembre del 1977 moriva a soli 54 anni, Maria Callas, star della lirica mondiale e che ben presto sarebbe diventata mito. Le cause del decesso sono ancora un mezzo mistero (forse un arresto cardiaco causato da alcuni farmaci per dormire e una cremazione che causò – ancora una volta – grandi polemiche); la sua gloria a livello teatrale rimane immutata.
Ancora oggi milioni e milioni di persone ricordano e riascoltano la sua capacità di emozionare il pubblico con un canto fuori dagli schemi: forse tecnicamente inferiore ad altri soprano drammatici, ma assolutamente innovativa e vibrante nel modo di cantare le emozioni, le “sue” emozioni (su tutte il suo animo travagliato e la storica relazione con Onassis, poi morto nel 1975),.
Una donna fragile Anna Maria Cecilia Sophia Kalos (questo il vero nome completo della cantante greca) soggetta anche ad un incredibile cambiamento fisico: tra il 1952 e il 1957 la cantante perse oltre 30 chili, con una dieta ai limiti del maniacale e che la leggenda vuole (è proprio il caso di dirlo…) prevedesse persino l’uso deliberato e volontario delle tenie, che la portò in pochi anni alla soglia dei 54 chili.
Un cambiamento che non risparmiò nemmeno la sua voce e il suo modo di recitare, diventato improvvisamente espressionista sul piano coreografico e sempre più ricco di colori e sfumature nella voce, al punto da essere ribattezzata “soprano drammatico d’agilità”, appellativo tecnico mai coniato per nessun altra.
Un canto del cigno che sfociò però in un inesorabile declino a partire dal 1957, con la sua voce sempre più logorata dal peso degli eccessi e (forse) di una malattia degenerativa, recente teoria che spigherebbe il suo calo di voce, unita ai problemi di insonnia e una disfunziuone ghiandolare di cui soffriva dalla giovinezza e che lentamente la fece sfiorire e portare negli anni ’70 ad una morte giunta a soli 54 anni.
Con Maria Callas 40 anni fa se ne è andata la diva, la donna controversa, il personsaggio chiacchierato da tutti, fino anche alla sua tumulazione. Ma il mito della divina Callas… quello rimane più vivo che mai.