Londra ripiomba dopo l’esplosione incendiaria all’interno di un vagone della metropolitana Londra fermo sulla banchina della stazione Parsons Green, alle ore 8.20 locali del 15 settembre.
Nella giornata del 16 settembre è stato confermato l’arresto di un 18enne potenzialmente legato all’attentato: il giovane è stato fermato nella zona portuale di Dover nel Kent, mentre in nottata un 21enne è stato fermato alle 23,50 a Hounslow, nella parte ovest della capitale britannica.
Gli arresti si aggiungono da un’altra operazione di polizia in un’abitazione di Sunbury-on-Thames, una cittadina della contea del Surrey sulle rive del Tamigi non distante dall’aeroporto di Heathrow, dove sarebbe stato trovato un ordigno a Cavendish Road, spingendo all’evacuazione dell’area.
Un azione quella di PArsons Green che nella serata del 15 settembre è stata rivendicata dall’Isis, che come in atri casi in passato lo ha fatto attraverso l’agenzia Amaq, organo di propaganda dello Stato islamico. A riferirlo è il SITE, che si occupa del monitoraggio dei siti e profili jihadisti.
L’accaduto ha seminato il panico nella folla a bordo del vagone e alla fermata, con diversi feriti nel panico della calca ma soprattutto alcune persone (nei pressi dell’esplosione) ustionate e bruciate al volto. In totale sono 29 le persone ricoverate in ospedale a seguito dell’esplosione (8 delle quali già dimesse).
Il servizio della metropolitana tra Earls Court e Wimbledon è stato ora riparto mentre l’antiterrorismo inglese indaga sull’accaduto (il livello dell’allerta resta grave e si teme un nuovo attacco imminente), invitando la popolazione a non transitare nella zona (ad ovest della città, sotto Fulham), mentre Theresa May ha già dato mandato di dispiegare l’esercito nelle zone sensibili del Paese.
Per la polizia era confermata già dopo poche ore la natura di “atto terroristico” e il sindaco di Londra ha riferito è in corso una caccia all’uomo per catturare il responsabile o i responsabili. La polizia ha anche confermato la natura dell’ordigno (artigianale – attivato via timer), contenuto in un cestino bianco, posto all’interno di un sacchetto del supermercato e costruito con lucine di Natale e una batteria.
I media britannici avevano riportato fin da subito l’indiscrezione secondo cui a generare l’esplosione sarebbe stato un “contenitore bianco”, mentre la BBC mostra la foto su Twitter di un secchio andato a fuoco a causa di un ordigno rudimentale.