Si aggiorna a 7 il bilancio delle vittime dei nubifragi nel livornese: è stata ritrovata infatti senza vita una delle due persone disperse, la 34enne Martina Bechin, mentre suo marito Filippo Meschini si è salvato dopo essere stato trascinato per 3 chilometri dalla corrente.
Rimane ancora un disperso da individuare, il 67enne Gianfranco Tampucci, ma anche per lui si teme il peggio e il rischio di dover nuovamente aggiornare il bilancio delle vittime (7 in totale 5 dei quali nella zona di Monterotondo, non lontano da Montenero).
Livorno nel frattempo cerca di fare una prima conta dei danni e di liberare le strade dall’acqua e dal fango: il Comune ha proclamato il lutto cittadino fino al giorno di svolgimento dei funerali delle vittime, mentre il sindaco ha disposto il divieto di balneazione in via precauzionale a causa della eventuale presenza di detriti.
Nella tarda sera di ieri anche uno sversamento di idrocarburi (sebbene circoscritto) nel canale industriale del porto, con l’Eni “diffidata” ad intervenire e indagare sulle cause di quanto accaduto nell’impianto sito a Stagno.
L’area è stata colpita da violenti nubifragi (ora diretti al Sud e sulle Isole) che hanno causato frane e smottamenti, allagando tutta la città e le aree vicine, tra auto spazzate via e gravissimi danni nella zona sud, dove si cerca di sgombrare le strade del fango ed iniziare la conta dei danni.
Tragica la morte di 4 delle 7 vittime rinvenute all’interno di uno scantinato sventrato dalle acque del torrente Rio Maggiore (da tempo interrato fra gli edifici): a perdere la vita sono stati un bambino di 4 anni, i genitori e il nonno, quest’ultimo sacrificatosi per salvare un’altra nipote.
Critica la situazione nei quartieri di Collinaia, Ardenza e Montenero, dove i torrenti sono esodati e gli scantinati delle case invasi dal fango. Soggetto ad evacuazione anche un camping a Quercianella (bloccata anche l’Aurelia), mentre San Giorgio (Pisa) i vigili del fuoco hanno tratto in salvo quattro ragazze rimaste bloccate nella loro auto in un sottopasso e rifugiatesi sul tetto della vettura.
Allarmato e affranto il commento del sindaco di Livorno, Filippo Nogarin: “La situazione è molto problematica, critica, spero non sia un disastro. Ha piovuto tantissimo, ci sono grosse difficoltà, vengono segnalati smottamenti a Montenero. È presto per fare un bilancio sul numero delle vittime: il numero purtroppo è destinato a salire Avevamo uno stato di emergenza arancione; quello rosso era previsto in Liguria, quindi non eravamo in grado di prevedere quello che è successo”.
Nogarin su Twitter: “A Livorno l’emergenza maltempo non è finita. Sono esondati alcuni torrenti, altri sono sorvegliati dalla protezione civile”. Livorno ferita dal nubifragio di queste ore. Ora riunione con prefettura e protezione civile per fare il punto della situazione”.