Appena due mesi fa, alla vigilia di Wimbledon, Sloane Stephens era al numero 934 del ranking WTA, dopo un’operazione al piede che le aveva impedito di giocare nella prima metà del 2017 tennistico. Ieri notte, nella finale dello US Open con Madison Keys, la statunitense ha centrato il primo titolo slam della sua carriera, imponendosi in un match senza storia sulla connazionale.
La Keys è troppo fallosa in avvio di match, con una manciata di errori non forzati nella ricerca del colpo vincente a tutti i costi per uscire dagli scambi più prolungati. Nel quinto gioco, due errori di misura in accelerazione costano alla nativa dell’Illinois, condizionata anche da un fastidio alla coscia destra, il break che consegna, di fatto, il set alla Stephens, che si limita a lucrare sugli errori dell’avversaria senza rischiare nulla.
Col passare dei minuti la Keys cala anche nel rendimento al servizio, abbassando drammaticamente la velocità delle prime e innervosendosi fino a uscire definitivamente dal match. La Stephens, dal canto suo, sembra non accusare l’emozione della prima finale slam e continua a capitalizzare al meglio le opportunità presentatele dalla rivale, portandosi rapidamente sul 4-0 nel secondo set e chiudendo di fatto i conti.
Nel gioco successivo Keys ha la possibilità di accorciare le distanze, ma sulle palle break a sua disposizione la classe 1995 non ha il killer instinct necessario e, con qualche errore in risposta di troppo, consente alla numero 83 del ranking WTA di rimontare, e il sesto game serve solo a decretare la fine del match, con il punteggio di 6-3 6-0.