Una bambina di 4 anni è morta di malaria nella notte tra domenica e lunedì all’ospedale di Brescia, dopo il trasferimento d’urgenza dal Santa Chiara di Trento, sua città natale, dove era stata ricoverata sabato scorso.
Un caso singolare visto che la bambina (morta di malaria celebrale, la forma più cronica) ha contratto la malaria senza essere mai stata in zone tropicali, all’estero o in Paesi a rischio, bensì a Bibione (Veneto) per una breve vacanza. Se venisse confermato un nesso tra l’infezione ed una puntura di zanzare del genere Anopheles sarebbe il primo caso nel nostro Paese da decenni: l’ultimo fu a Grosseto nel 1997.
Stando alle prime ricostruzioni, la piccola era stata ricoverata nel reparto di pediatria dell’ospedale Santa Chiara dopo Ferragosto, periodo in cui nel nosocomio trentino erano ricoverati anche due ragazzini affetti da malaria (contratta in Africa).
Ad indagare sull’accaduto è la Procura di Brescia, che ha aperto un’inchiesta, mentre il Santa Chiara di Trento procederà alla disinfestazione dei locali (così come previsto dalla normativa, sebbene in Italia non esistano specie di zanzare che possono trasmettere la malattia).
Il parere del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: “Dalle prime indicazioni che abbiamo avuto pare che la bambina potrebbe aver contratto la malaria in ospedale, a Trento, motivo per il quale sarebbe un caso molto grave. Abbiamo mandato immediatamente degli esperti sia per quanto riguarda la malattia sia per la trasmissione da parte delle zanzare”.