Proseguono le vicende del caso degli stupro di gruppo a Rimini, che oggi ha visto i primi interrogatori e la convalida del fermo di Guerlin Butungu, il 20enne congolese accusato di aver compiuto due stupri a Rimini assieme a tre minorenni.
Sentito per un’ora e mezza dal gip, Butungu (per il quale è ancora da stabilire la misura cautelare) ha però negato le accuse a suo carico, cambiando versione e accusando ora i tre minorenni (due fratelli marocchini di 15 e 17 anni e un nigeriano di 16), mentre lui avrebbe avuto un ruolo marginale.
Per Butungu, la responsabilità degli stupri sarebbe loro, mentre lui avrebbe solo tenuto fermo il compagno della ragazza polacca. Inizialmente però aveva negato di essere presente al momento degli stupri, affermando di essere stato con amici in alcuni locali della riviera e di aver dormito su un lettino in spiaggia.
Nel frattempo per i tre minorenni (che hanno confermato quanto dichiarato in precedenza e sarebbero collaborando con gli inquirenti) è stata disposta dal gip del tribunale per i minorenni di Bologna la custodia cautelare in carcere, dove rimarranno separati in modo da non comunicare tra loro. Il 16enne nigeriano si sarebbe dichiarato pentito di quanto fatto, riferisce il suo avvocato difensore.