Rosario Crocetta, presidente uscente della Regione Sicilia, ha annunciato ufficialmente in conferenza stampa il ritiro della propria ricandidatura a governatore. Una decisione annunciata dopo il vertice con Matteo Renzi che ha portato ad una convergenza verso Fabrizio Micari, rettore dell’Università di Palermo.
Un annuncio quello odierno definito come una liberazione: “Un giorno di liberazione personale. Io ho fatto 5 anni di sacrifici terribili, di violenze persino a me stesso. Al mio modo di pensare, di vedere la politica, di vedere il rapporto tra società e istituzioni”.
La sua lista però non mancherà durante le prossime elezioni: “Saremo, in tutti gli appuntamenti: anche alle Regionali. Anche all’interno delle dinamiche del Pd dove va riconosciuto il mio ruolo, al livello siciliano e nazionale. C’è un centrosinistra unito tranne Claudio Fava che ha deciso di fare la solita corsa solitaria. Renzi? Ha riconosciuto il lavoro che abbiamo fatto”.
“Se ho sbagliato qualcosa? – aggiunge – Certamente: ho sbagliato a cambiare assessori. Ho sbagliato a non avere fatto Rosario Crocetta fino in fondo. L’ho fatto per senso di responsabilità”
E sul piano dei dati dei sondaggi, afferma di stare rinunciando ad una candidatura forte: “I sondaggi erano chiari: ero più forte da solo. Da solo avrei ottenuto il 22-24 per cento. Del resto noi lo sapevamo già, abbiamo la percezione di ciò che pensa la gente. La gente mi invia messaggi in cui dice che sono l’unica persona responsabile in giro. Senza di noi Micari era perdente: io da solo rischiavo di prendere più voti di lui. Ma con noi adesso può vincere”.