La Polonia, attraverso il vice ministro della Giustizia, ha annunciato alla stampa nazionale l’intenzione di chiedere l’estradizione per i quattro arrestati per i fatti di Rimini, nel corso dei quali è stata stuprata una turista polacca ed una prostituta transessuale peruviana.
La richiesta è emersa in un’intervista concessa da Patryk Jaki al network TVN24, parlando anche di pena capitale: “Per questi criminali, ci dovrebbe essere la pena di morte anche se in casi come questi tornerei addirittura alla tortura. Sono sempre stato e sono un sostenitore della pena capitale”.
Una richiesta che però non potrà essere esaudita: la legge italiana, infatti, prevede che il processo per i reati commessi debba svolgersi in Italia e oggi ci sarà l’interrogatorio di convalida davanti al gip. Le accuse di cui dovranno rispondere sono rapina aggravata, violenza sessuale di gruppo e lesioni aggravate.
Il 20enne congolese Guerlin Butungu, accusato di essere il capo branco (accusa respinta dallo stesso, nonostante la confessione di due suoi complici) comparirà davanti al gip di Rimini, mentre gli altri tre soggetti arrestati (due fratelli marocchini di 15 e 16 anni e il quarto complice, un 17enne nigeriano) dovranno comparire presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna. Per loro la Procura chiederà la custodia cautelare in carcere.