Il boss della ‘ndrangheta Rocco Morabito, 51 anni, latitante da oltre 25 anni, è stato arrestato nella notte a Montevideo, capitale dell’Uruguay in un hotel del centro, eseguendo poi una perquisizione nella sua villa.
La notizia è stata riportata dai media locali: Morabito era nella lista dei cinque ricercati più pericolosi, insieme ad Attilio Cubeddu, Marco Di Lauro, Matteo Messina Denaro e Giovanni Motisi. La cattura è avvenuta su mandato di codice “rosso” dell’Interpol.
Morabito è stato individuato dopo mesi di ricerche e attività d’intelligence, scoprendo che vive sotto falso nome presentando documenti brasiliani con il nome di “Francisco Antonio Capeletto Souza”. É accusato di associazione di stampo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ed altri gravi reati e condannato a 30 anni di reclusione.
Morabito è accusato di aver guidato tra il 1988 e il 1994 un gruppo del narcotraffico dedito al trasporto della droga e la sua distribuzione a Milano, mentre il ministero degli interni uruguaiano cita anche varie operazioni fallite, il trasporto di 32 kg di cocaina in Italia nel 1993 e la confisca di 592 kg nel 1992 dal Brasile all’Italia.
Questo il commento del ministro Marco Minniti, complimentandosi con la Polizia di Stato: “L’azione dello Stato contro la criminalità organizzata ha conseguito un altro importante risultato con l’arresto in Uruguay, di Rocco Morabito. L’arresto di Morabito è il risultato dell’ottima attività di cooperazione investigativa internazionale”.