Si è chiuso il cerchio nelle indagini sul brutale stupro di gruppo di Rimini. I due fratelli marocchini di 15 e 16 anni si sono presentati ai carabinieri di Pesaro e hanno immediatamente reso dichiarazioni su cui gli investigatori hanno avviato le verifiche del caso.
I giovani si sono consegnati in una caserma di Montecchio, vicino Pesaro, e in seguito sono stati trasferiti in procura a Rimini dove il magistrato li ascoltati.
Secondo quanto si è appreso i due giovani avrebbero deciso di presentarsi dopo la diffusione delle immagini e a causa della pressione esercitata in questi giorni dalla polizia di Rimini.
“Siamo stati noi”, avrebbero detto i due ragazzi. La squadra mobile in serata ha preso anche il terzo componente del gruppo, si tratta di un congolese anche lui minorenne.
La seconda vittima del branco, la prostituta transessuale peruviana, è stata portata in Questura per il riconoscimento. Il quarto componente del gruppo, invece, è stato è stato arrestato alla stazione di Rimini mentre tentava di fuggire in treno. Si tratta di un congolese di 20 anni, considerato il capobranco.