Non si arresta l’ondata di violenze sessuali in Italia. A Rimini un marocchino di 34 anni ha aggredito una coppia di 40enni di Parma fuori da un locale, intimando alla donna di seguirlo in spiaggia dopo averle rubato il cellulare. L’extracomunitario è stato arrestato il flagranza con le accuse di estorsione e stupro.
Il marocchino avrebbe infatti rubato il cellulare alla donna. “La condizione psicofisica dei tre ci porta ad avere molta cautela” ha dichiarato il maggiore Nardacci che ha poi aggiunto: “Stiamo verificando anche immagini da alcune telecamere della zona”. Sia l’aggressore che le due vittime avevano bevuto.
A Latina, invece, è finito in manette un 27enne ritenuto responsabile di violenza sessuale nei confronti di una diciannovenne. Il presunto stupro sarebbe avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì in un villaggio turistico nel Leccese. La giovane è stata aggredita all’interno della propria stanza, nella struttura turistica.
La giovane ha raccontato di essere stata costretta ad avere un rapporto sessuale da un ragazzo che stava cercando un’altra ragazza (amica della vittima), conosciuta durante la nottata in discoteca. Il 27enne ha affermato di essere stato invitato a letto dalla vittima, che gli avrebbe detto di chiudere la porta della stanza.
Orrore anche a Desio, nel Monzese, dove una 17enne di origine marocchina è stata violentata all’interno del Palazzo del Mobile, uno stabile da tempo abbandonato. I carabinieri hanno arrestato un marocchino di 22 anni, ritenuto l’autore dello stupro. Denunciate anche altre tre persone.
Infine il drammatico episodio che ha visto protagonista, suo malgrado, un’anziana donna di 81 anni violentata in una delle vie limitrofe al bosco di Bruzzano, alla periferia nord di Milano. La donna ha raccontato agli inquirenti di essere stata fermata da un uomo, uno straniero, che l’avrebbe inizialmente avvicinata con la scusa di aiutarla prima di violentarla.
I medici del Niguarda si sono accorti che aveva anche subito una violenza sessuale e così l’anziana è stata portata al centro antiviolenza della Clinica Mangiagalli. Sull’episodio indaga la Squadra mobile di Milano, coordinata dal pm Cristiana Roveda del pool “fasce deboli”.