Da cinque anni soffrono il blocco degli scatti salariali e così, in 5.444 tra professori e ricercatori universitari, hanno deciso di protestare facendo saltare il primo appello di settembre. I docenti universitari, non avendo un sindacato, hanno indetto lo “sciopero” di 24 ore sul web con la fondazione de “Il Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria“.
Quella degli accademici è infatti l’unica categoria pubblica per la quale è ancora in vigore il blocco degli stipendi previsto dal governo Berlusconi negli anni 2011-2014. Il comitato che nel corso delle settimane è cresciuto e ha raccolto centinaia di adesioni, soprattutto dalla Lombardia, si batte contro il mancato adeguamento degli stipendi.
Ed ecco che si arriva al blocco degli appelli, una forma di protesta che non si vedeva da 40 anni. Bisogna però sottolineare che negli atenei dove non sono previste altre chiamate non ci sarà sciopero e le stesse università si stanno organizzando per evitare agli studenti disagi eccessivi.