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Rimini, la polacca collabora con gli agenti | “Saprei riconoscere chi mi ha fatto questo”

La situazione è critica, lo choc per lo stupro di gruppo è ancora troppo forte, ma dal sui lettino dell’ospedale la turista polacca prova ad aiutare gli investigatori: “Saprei riconoscere chi mi ha fatto questo“. Si continua a cercare quattro stupratori, probabilmente di etnia maghrebina.

Secondo le prime ricostruzioni fatte grazie al ritrovamento di alcune impronte digitali, alcuni di loro potrebbero essere spacciatori. In questo senso saranno fondamentali le immagini delle telecamere di sicurezza. La squadra mobile ha comunque setacciato il lungomare di Miramare, i locali notturni, le colonie abbandonate e le vie traverse della Statale.

Si ipotizza che le 4 bestie si siano spostate dal lungomare fino alla Statale a piedi, per poi violentare la prostituta transessuale e fare quindi ritorno verso l’alloggio che occasionalmente occupano. Non si esclude alcuna pista, ma probabilmente i magrebini potrebbero essere stati ospitati in Riviera solo per l’estate.

Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, ha fatto sapere con una nota che l’amministrazione comunale si costituirà parte civile: “Rimini è sconvolta per questa notte di violenza improvvisa, inaudita, belluina e crudele e si stringe intorno alle vittime”. Il comune, insieme all’Ausl e ad altre istituzioni, ha già attivato tutte le misure di aiuto e supporto, da quello medico sanitario a quello psicologico, agevolando anche il collegamento con le famiglie per i due ragazzi.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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