Alle 3.36 di un anno fa il Centro Italia veniva messo in ginocchio da un sisma che causò complessivamente 299 vittime, 249 delle quali tra Amatrice e Accumoli. E proprio ad Amatrice, cittadina divenuta simbolo del terremoto, si è svolta una fiaccolata culminata con 249 rintocchi di campana.
C’è stato spazio anche per la lettura delle biografie delle vittime seguita da una veglia di preghiera. Il sindaco Sergio Pirozzi ha quindi scoperto un monumento alla memoria dello scultore Marino Di Prospero eretto al parco don Minozzi che raffigura l’antica moneta “Fidelis Amatrix“.
La fiaccolata è partita dal campo sportivo di Amatrice per poi attraversare le strade principali compresa piazza Augusto Sagnotti, dove sorgevano le tre palazzine di edilizia popolare in cui persero la vita 19 persone. A ricordarle c’erano altrettanti lumini, posti su ciò che rimane di quelle case.
Commossa veglia di preghiera anche a Pescara del Tronto dove sono state ricordate le 48 vittime del territorio di Arquata: “Per desiderio delle famiglie questa è la notte del silenzio, dell’intimità, della memoria e della preghiera”, ha spiegato il vescovo mons. Giovanni D’Ercole.