Nella notte italiana è andata in scena, sul cemento di Flushing Meadows, la prima giornata delle qualificazioni al tabellone principale dello US Open, in programma da lunedì prossimo. Tanti gli azzurri in campo a New York per guadagnarsi un posto tra i migliori 128, tra questi uno dei più agguerriti è sicuramente Simone Bolelli, che nel 2007 e nel 2014 raggiunse il secondo turno dello slam a stelle e strisce. Il bolognese ha superato agevolmente in due set Daniel Brands, e nel prossimo round se la vedrà col promettente norvegese Casper Ruud.
Successo più sofferto, invece, quello di Stefano Travaglia, reduce da una grande stagione estiva nel circuito challenger: l’ascolano si è imposto sul kazako Nedovyesov col punteggio di 7-6 7-5, nel secondo turno il suo avversario sarà Christian Harrison. Bene anche Riccardo Bellotti, che ha superato l’argentino Collarini. Sfuma, però, la possibilità di un derby italiano nel secondo round di qualificazioni: Marco Cecchinato, dopo un buon primo set, si è fatto rimontare da Aragone, numero 536 del ranking, che dunque sfiderà l’altro azzurro nella giornata di domani. Tra le donne, successi in rimonta per la Rosatello e la Trevisan, rispettivamente contro Sabalenka e Krejsova.
Chi, invece, non dovrà disputare le qualificazioni è Alessandro Giannessi. Il tennista spezzino, semifinalista a Umago, è stato inserito nel main draw in seguito al forfait di Federico Delbonis, giusto in tempo per evitare le qualificazioni. Se, infatti, l’argentino avesse alzato bandiera bianca dopo l’inizio delle qualies, il suo posto nel tabellone principale sarebbe stato preso da un lucky loser. Il nome di Giannessi si aggiunge a quelli di Lorenzi, Fognini, Seppi e Fabbiano, in attesa di eventuali qualificati.
Oggi sarà il turno di Giustino, Napolitano, Caruso, Vanni e, soprattutto, di Matteo Berrettini, tra gli azzurri più brillanti durante l’estate. Tra le ragazze, toccherà alle giovani Jasmine Paolini e Georgia Brescia difendere i nostri colori.