Younes Abouyaaqoub, l’autista del mezzo che ha compiuto una strage sulla Rambla di Barcellona, è stato ucciso dalla polizia catalana. “Il sospettato a Subirats indossa ciò che sembra una cintura esplosiva, attaccata al corpo. L’uomo è stato abbattuto”, ha scritto su Twitter la polizia
Secondo El Pais, l’uomo avrebbe urlato “Allah è grande”. Gli artificieri stanno conducendo le verifiche del caso. La polizia è intervenuta a Subirats su segnalazione della presenza di un uomo che somigliava ad Abouyaaqoub. Questa mattina erano continuate le indagini della polizia spagnola a Ripoll, sede del covo dei jihadisti responsabili della strage di Barcellona.
Oggi all’alba gli agenti hanno condotto due nuove perquisizioni nel centro della cittadina catalana, in un edificio al numero 16 del Raval de sant Pere. Non vi sono stati arresti. Secondo quanto emerso dalle indagini non vi sono legami della cellula spagnola con la Francia. I servizi segreti francesi stanno però controllando un numero di telefono francese trovato nella lista dei contatti di uno dei sospetti, senza che però ora si possa parlare di complicità.
Intanto è attesa per oggi alle 19 una manifestazione in plaza Catalunya di decine di associazioni e e gruppi islamici spagnoli per rispondere all’attentato di giovedì scorso con lo slogan “la comunità musulmana contro il terrorismo”. La nuova mobilitazione della comunità islamica arriva dopo che si sono registrati degli attacchi contro le moschee di Granada, Siviglia e Logrono.
Il gruppo di estrema destra Hogar Social è coinvolto in almeno uno di questi attacchi, si legge sul sito de El Pais. Domenica si è invece tenuta la messa solenne per la pace e per le vittime degli attentati di Barcellona e Cambrils alla basilica della Sagrada Familia. Alla celebrazione c’erano tra gli altri il re Felipe VI, il premier spagnolo Mariano Rajoy, il presidente della Generalitat, Carles Puigdemont e il sindaco di Barcellona Ada Colau.