Si è evitato un sanguinoso attentato aereo in Libano. Su un volo Etihad diretto dall’Australia ad Abu Dhabi, infatti, sarebbe stata utilizzata una bambola-bomba. Il ministro dell’Interno libanese, Nouhad Al Mashnouq, ha detto che l’attacco è stato evitato grazie all’attività investigativa dell’intelligence di Beirut in collaborazione con le forze dell’ordine australiane.
Non è chiaro a quando risalga l’operazione. Si sa solamente che l’aereo doveva decollare con 400 persone a bordo, tra le quali 120 cittadini libanesi. Tra questi anche un kamikaze, identificato come Tarek Khayyat, che ha tentato di imbarcare una valigia contenente un ordigno destinato ad esplodere 20 minuti dopo il decollo.
Secondo le indagini, il tentato attacco è stato ordito anche da tre fratelli di Khayyaf, tra i quali uno che si è trasferito a Raqqa, “capitale dell’Isis” in Siria: “I nostri servizi di Intelligence lo hanno rintracciato”, ha aggiunto il ministro. “L’attentato doveva essere un messaggio agli Emirati arabi uniti“, ha aggiunto Al Mashnouq.
Le autorità australiane, inoltre, avevano rivelato nelle scorse settimane di avere sventato un attentato simile per abbattere un altro aereo facendo esplodere una bomba a bordo. Anche in quel caso non sono stati fatti cenni sulla dinamica e sulla compagnia aerea presa di mira.