Se n’è andato a 90 anni Jerry Lewis, grande attore e regista comico statunitense e vincitore di Golden Globe, Bafta e del Leone d’oro alla carriera a Venezia. Nato il 16 marzo del 1926 a Newark, nella Grande Mela, da genitori russi di origine ebraica, Lewis dovette abbandonare presto la scuola dopo essere stato espulso per aver picchiato un insegnante che parlava in modo dispregiativo degli ebrei.
La sua carriera iniziò in un cinema di Brooklyn mentre la sua prima tournè risale al 1944. Due anni dopo iniziò il sodalizio con l’italo americano Dean Martin, il cui vero nome era Dino Crocetti. Girarono insieme 16 film tra cui “Il nipote picchiatello” e “Morti di paura”. La loro unione artistica si ruppe nel 1956, quando Lewis inizià la carriera da attore e regista: diede vita alle pellicole “L’idolo delle donne”, “Il mattatore di Hollywood” e “Le folli notti del dottor Jerryll”.
Dopo una lunga carriera, Lewis inventò il Jerry Lewis MDA Telethon, contenitore televisivo che divenne famoso in tutto il mondo. Nonostante i diversi acciacchi, visse in modo arzillo fino agli ultimi anni di età, esibendosi in spettacoli dal vivo: Lewis subì l’impianto di quattro bypass coronarici, fu operato di cancro alla prostata e soffriva di diabete. La sua figura fu spesso criticata per alcune delle parodie nei confronti degli affetti da distrofia muscolare, delle donne e dei gay. Nonostante tutto, la sua ironia e la sua commedia furono in gran parte apprezzate e indimenticabili per i suoi estimatori.