Hanno tenuto in ostaggio una loro connazionale e la sua figlia minorenne, minacciandole di non liberarle se non avessero ricevuto in cambio il pagamento di una somma di denaro. Due ventenni di nazionalità somala sono quindi stati arrestati dalla polizia di Catania per sequestro di persona a scopo di estorsione.
L’indagine è scattata a seguito della denuncia sporta da una cittadina somala giunta insieme alla figlia minore al porto di Catania lo scorso 14 luglio, che riferiva di un suo connazionale di nome “Ousman“, incontrato nel comune di Giardini Naxos (Me), che si era offerto di aiutarle a raggiungere la città di Milano.
L’uomo le aveva poi rinchiuse all’interno di un appartamento, costringendola a contattare la propria famiglia in Somalia per farsi inviare la somma di 1.000 dollari, necessaria per le spese di viaggio e per la loro liberazione. Ricevuti 300 euro, la giovane è stata accompagnata da un altro suo connazionale nei pressi di un terminal degli autobus a Catania, dove è stata abbandonata insieme alla figlia.
L’attività di indagine, coordinata da questa D.D.A., ha permesso di riscontrare quanto dichiarato dalla donna e di risalire a due cittadini somali che risultavano risiedere nel comune di Piazza Armerina (En), dove sono stati tratti in arresto. Espletate le formalità di rito, gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Enna.