La scelta della Farnesina di far rientrare l’ambasciatore italiano al Cairo aveva destato non poche polemiche tra chi invocava rispetto e verità per la morte di Giulio Regeni. Ecco quindi che arrivano le motivazioni del provvedimento direttamente dalla Farnesina: “Comprendiamo lo stato d’animo della famiglia ma a distanza ormai di più di un anno l’assenza del nostro ambasciatore non era più strumento di pressione ma era diventato il suo opposto. Una pistola scarica“.
Gianpaolo Cantini, l’ambasciatore italiano, arriverà in Egitto affiancato da un investigatore per cooperare con la procura egiziana. Non è ancora stato deciso se si tratterà di un magistrato o di un ufficiale di polizia giudiziaria. Viene confermato poi l’ ordine del giorno del settembre 2016 che blocca ogni fornitura gratuita di materiale bellico al regime di Al Sisi.
“Resta congelato sine die – si legge ancora dalla lettera di incarico – il business council italo-egiziano. Verrà mantenuta l’allerta sul sito istituzionale della Farnesina e saranno aumentati i progetti di cooperazione e sviluppo con l’Egitto con oggetto il rispetto dei diritti umani e la parità di genere”.