Avrebbe agito per “noia” il vigile del fuoco volontario di 28 anni arrestato a Pavia con la pesante accusa di incendio doloso e truffa aggravata. P.M., nato a Novara, agli inquirenti ha detto che si annoiava dell’incarico e che voleva imitare i suoi idoli di una nota serie televisiva statunitense.
L’uomo appiccava incendi ai danni di cassonetti dei rifiuti e sterpaglie, per poi intervenire per primo. I carabinieri, di fronte a roghi concentrati in una zona circoscritta, avevano notato che a intervenire sul posto per primo era sempre lo stesso pompiere volontario.
L’uomo, 28 anni, avrebbe innescato oltre dieci focolai tra 2014 e 2017. Le indagini hanno registrato una svolta grazie alle immagini riprese da alcune telecamere posizionate nei pressi delle “aree di stoccaggio dei rifiuti” colpite. I filmati mostrano il vigile del fuoco mentre appiccava il fuoco, per raggiungere subito dopo il proprio comando.
Il vigile del fuoco, ai militari che gli contestavano le prove raccolte a suo carico, si è giustificato dicendo che aveva trovato l’incarico “noioso” in quanto, nella pianeggiante Lomellina, coltivata a riso e quindi quasi priva di boschi, capitava di rado di dover intervenire operativamente. Il piromane si è immediatamente sospeso dall’incarico.