“Un mucchio di sciocchezze“: così la Corea del Nord ha definito le minacce lanciate mercoledì dal capo del Pentagono che aveva invitato la Corea del Nord a smettere di minacciare altrimenti si sarebbe passati alla “fine del suo regime“. “Solo la forza assoluta può funzionare con qualcuno privo di ragione come Trump”, replicano le Forze Armate coreane.
Quindi la minaccia di Pyongyang: “Pronti a colpire Guam con 4 missili”. Fallisce quindi il tentativo di Pechino di mettere in guardia gli Usa dai rischi della retorica in una situazione “altamente complicata e sensibile“. “Ci auguriamo – recitava una nota del ministero degli Esteri – che tutte le parti parlino con cautela e si muovano con prudenza, evitando un’escalation della tensione”.
Gli Stati Uniti hanno invece rilanciato alzando i toni: “La Corea del Nord dovrebbe mettere fine alle azioni che potrebbero portare a una fine del suo regime e alla distruzione della sua gente“. Il capo del Pentagono ha però aggiunto che si sta “lavorando a una soluzione diplomatica”.
La Corea del Nord ha anticipato che sta “seriamente” valutando l’uso “in contemporanea” di 4 missili a raggio intermedio Hwasong-12 per colpire gli asset strategici di Marina e Aeronautica americane. Il dispaccio in inglese della Kcna traccia la rotta dei missili che attraverseranno il cielo delle prefetture giapponesi di Shimane, Hiroshima e Koichi per coprire la traiettoria verso sud di “3.356,7 chilometri in 1.065 secondi (quasi 18 minuti, ndr) prima di atterrare nei 30-40 km da Guam”.
La Corea del Sud da parte sua ha promesso una “forte e risoluta reazione” agli attacchi del Nord, insieme agli alleati, Usa in testa. Il colonnello Roh Jae-cheon, portavoce del Comando di stato maggiore congiunto, ha assicurato infatti che, grazie al solido combinato militare Washington-Seul, “siamo assolutamente pronti a reagire con decisione a ogni provocazione del Nord”.
Il Giappone intanto ha fatto sapere di essere in condizione di intercettare e abbattere i missili verso Guam. Tokyo, ha assicurato il portavoce del governo, terrà la massima vigilanza sulla vicenda perché “non possiamo tollerare un così chiaro atto provocatorio per la sicurezza della regione e della comunità internazionale”.