“Gli Usa sono pronti a tutte le opzioni per contrastare la minaccia nucleare rappresentata dalla Corea del Nord, compresa quella di una guerra preventiva“. È questo l’ultimo monito lanciato dal consigliere per la sicurezza nazionale americano H.R. McMaster alla Mnsbc.
McMaster ha quindi aggiunto: “Il presidente Trump ha detto che non tollererà più le minacce della Corea del Nord. L’opzione militare è dunque sul tavolo”. Il consigliere Usa ha però precisato di essere consapevole che ogni attacco alla Corea del Nord potrebbe portare a “una guerra molto costosa che potrebbe causare sofferenze immense soprattutto alla popolazione sudcoreana”.
Intanto il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato all’unanimità una risoluzione proposta dagli Usa che inasprisce le sanzioni contro la Corea del Nord, con un pesante taglio all’export di Pyongyang pari a un miliardo di dollari. Il documento, votato dunque anche dalla Cina, vieta anche le esportazioni di carbone, ferro, piombo e prodotti ittici.
“La situazione sulla penisola coreana sta entrando in una fase molto critica“, ha commentato la Cina dopo le nuove sanzioni decise ieri. Parlando a Manila prima di un summit sulla sicurezza regionale, il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha ammonito che “le sanzioni sono necessarie, ma non l’obiettivo finale”.
Secondo il ministro cinese. “Lo scopo è quello di riportare la questione nucleare al tavolo dei negoziati, e cercare una soluzione definitiva per realizzare la denuclearizzazione della penisola e la stabilità a lungo termine attraverso i negoziati”. Wang Yi ha quindi invitato “tutte le parti a riflettere e agire con responsabilità per prevenire tensioni”.