La Camera vota sulle navi italiane in Libia. Nel caso di esito positivo, dopo l’ok delle commissioni Esteri e Difesa, partirà subito un ricognitore verso Tripoli: “Non si profila alcuna lesione della sovranità libica”, assicura il ministro della Difesa Pinotti. A favore Pd e Forza Italia, dopo l’approvazione di un emendamento proposto da Mara Carfagna.
Contrari Lega e M5s, mentre Fdi si è astenuto. “La nostra attenzione e il nostro consenso è condizionato all’esito che sul campo verificheremo”, ha detto Gasparri motivando la scelta. Mdp, invece, ha chiesto che il governo chiarisca sulle regole di ingaggio, sul contesto internazionale e sulla sorte che attenderebbe i migranti una volta intercettati.
Intano scattano i primi controlli nei confronti delle Ong che soccorrono migranti nel Mediterraneo dopo il codice di comportamento predisposto dal Viminale, che è stato sottoscritto solo da tre organizzazioni. La nave Iuventa della ong tedesca Jugend Rettet, che non ha firmato il protocollo, è stata bloccata in nottata al largo di Lampedusa dalla Guardia costiera italiana, che l’ha scortata fino al porto.
Dalla nave sono stati fatti scendere due siriani, che sono stati accompagnati nel Centro di prima accoglienza dell’isola. Per scortare in porto la Iuventa sono intervenute diverse motovedette della Guardia costiera, con un grande spiegamento di forze dell’ordine anche sulla banchina.
Il comandante della Capitaneria di porto di Lampedusa, il tenente di vascello Paolo Monaco, è salito a bordo della nave dove è rimasto per oltre due ore: “Si tratta di un normale controllo, che abbiamo fatto e che non comporterà alcun problema – ha spiegato l’ufficiale dopo essere sceso dalla Iuventa -. Ora controlleremo i documenti di tutto l’equipaggio e già questa mattina potranno ripartire da Lampedusa se dagli accertamenti emergerà che tutto è in regola“.