Rifiuti tossici di ogni tipo venivano sversati in una cava dismessa in provincia di Latina trasformata in un’enorme discarica dove confluivano decine di camion e macchinari utilizzati per il trasporto e l’interramento immediato delle sostanze pericolose. Lo ha scoperto la polizia al termine di un’inchiesta che ha portato all’arresto di una ventina di persone.
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di far parte di un’associazione dedita al traffico illecito di rifiuti pericolosi. I provvedimenti sono stati emessi dal giudice del tribunale di Roma su richiesta della Dda. A condurre le indagini sono stati i poliziotti del Servizio centrale operativo (Sco), della squadra mobile di Latina e della Polizia stradale di Aprilia.
Dopo mesi di accertamenti, con intercettazioni e sistemi di videosorveglianza, i poliziotti hanno scoperto che a partire da marzo del 2016 l’organizzazione aveva trasformato una cava di pozzolana dismessa da anni in una enorme discarica dove far sparire le sostanze pericolose.
I rifiuti arrivavano a bordo di decine di veicoli pesanti, anche di notte, e venivano immediatamente interrati con delle pale meccaniche, in modo da far sparire ogni traccia.