Il corpo del cantante 41enne dei Linkin Park, Chester Bennington, è stato ritrovato senza vita nella sua residenza privata di Palos Verdes, in California. La notizia è stata confermata dalle autorità. Bennington aveva sei figli, avuti da due mogli. Per anni ha avuto problemi con alcol e droghe.
Bennington si è impiccato nella sua stanza ed è stato trovato morto giovedì mattina poco prima delle 9. A trovare il corpo sembra essere stato il suo bodyguard, Martin Kirsten, che era andato a cercarlo dopo la richiesta della moglie, Vicky Karayiannis, che non riusciva a rintracciarlo. Il cantate era solo in casa, con la famiglia fuori città. Le autorità, allertate subito dopo la scoperta, hanno avviato le indagini.
Il cantante era in lotta contro droghe e alcool e in passato aveva dichiarato di aver pensato al suicidio a causa di una grave depressione dovuta ad alcuni abusi subiti da bambino. Era molto amico di Chris Cornell, il cantante dei Soundgarden che si è tolto la vita a maggio impiccandosi e che proprio il 20 luglio, avrebbe compiuto 53 anni.
“Non posso immaginare un mondo senza di lui”, aveva detto. In occasione del funerale di Cornell, fu proprio il cantante dei Linkin Park a intonare l'”Hallelujah” di Leonard Cohen. Poi, sui suoi social, pubblicò una lettera all’amico: “Mi hai ispirato in modi che non puoi immaginare. Il tuo talento era puro e senza rivali. Non posso immaginare un mondo senza di te. Prego affinché tu possa trovare pace nella prossima vita”.
“Siamo scioccati”, afferma Mike Shinoda, uno dei fondatori dei Linkin Park, gruppo che ha venduto 10 milioni di copie dell’album del debutto nel 2000, ‘Hybrid Theory’. La band era attualmente in tour, e il prossimo concerto era in programma a Mansfield, in Massachusetts.
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